Chissà quando cesserà il frastuono insopportabile del silenzio che mi porto dentro.
Cerco di fuggire…
Ma lui mi insegue, mi rincorre.
È con me, in me.
Lo avevo accettato come il mio dolce compagno.
E poi arrivasti.
Non avevi né cavallo né spada.
Ma eri pronto alla battaglia.
Nel tuo sguardo fiorivano tulipani e rose.
E io capii che eri lì per salvarmi.
Ed ecco che con un sorriso liberasti il mio cuore,
Mi porsi la mano e dicendo “alzati”,
Mi alzai dal mio caotico silenzio,
E fui felice di non sentirlo più cantare la sua solitudine, che era anche la mia.
Non so come tornai qui. Non ricordo quando accadde, né come, o perché… Niente.
Ma ora Lui è uscito dal cassetto dei ricordi.
E si sta divulgando di nuovo nel mio cuore. Nulla lo può fermare.
Mi sono dimenticata di ciò che accadde.
Ma deve essere stato doloroso. Perché adesso chi mi porge una mano lo ignoro.
Mi consolo solo quando mi ritiro nel mio mondo,
E apro quel cassetto che dovrebbe essere sigillato.
Ricordi muti.
Il silenzio assoluto li accompagna:
Malinconica colonna sonora della mia vita.